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Archivio di Stato di Bergamo

Il Codice Moroni. Storytelling di un pittore del Rinascimento: luoghi, persone, cose che parlano di noi

IL CODICE MORONI - Moroni 500. Albino 1521-2021

L’Archivio di Stato di Bergamo in occasione delle celebrazioni del 500° anniversario della nascita del pittore Giovanni Battista Moroni, propone alcune immagini della mostra IL CODICE MORONI. Storytelling di un pittore del Rinascimento: luoghi, persone, cose che parlano di noi, nella quale è esposto un importante documento databile 1566 appartenente al fondo dell’Archivio notarile - Atti dei notai conservato presso questo Archivio di Stato.

Oltre al documento - accompagnato da testi redatti dalle curatrici della mostra -  la galleria fotografica comprende le immagini delle opere di Moroni conservate nella chiesa parrocchiale di S. Giuliano ad Albino e degli allestimenti della mostra nella chiesa di S. Bartolomeo.

IL CODICE MORONI. Storytelling di un pittore del Rinascimento: luoghi, persone, cose che parlano di noi  

a cura di Barbara Mazzoleni e Orietta Pinessi
dal 3 giugno al 22 agosto
Albino, Chiesa di San Giuliano e Chiesa di San Bartolomeo
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LA MOSTRA
Un racconto che spazia tra immagini, dipinti, parole, oggetti e colori: dietro il brand del “pittore della realtà” c’è ancora molto da scoprire; sarà il modo di conoscere davvero Moroni e il suo mondo. Lo storytelling è un’incursione a sorpresa nella vita e nell’arte del grande pittore: individueremo le chiavi indispensabili per decifrare quel Codice Moroni che dell’artista e del suo tempo rivelerà, attraverso una serie di segnali, elementi a lungo rimasti sotto traccia: la sua vicenda, la sua terra, i suoi scritti, il paesaggio, gli oggetti parlanti, i colpi di scena, l’atelier, la passione per la moda, le immagini dello spirito, i dettagli rivelatori.

DI SUA MANO
Non vi sono segni che Giovan Battista Moroni abbia frequentato la scuola di grammatica, che era finalizzata a proseguire gli studi, ma è probabile che abbia frequentato la scuola di base per imparare a leggere, scrivere e fare di conto garantita dal comune di Albino e scelta dai figli del ceto artigianale e popolare. Questo non impediva che le sue esperienze nelle città di Brescia e Trento a contatto con ambienti culturalmente avanzati portassero all’accrescimento della sua cultura. Moroni scriveva personalmente i suoi contratti per opere sacre; a noi è giunto in forma autografa solo quello della pala di Parre.

Tuttavia un altro scritto autografo del pittore è stato ritrovato nel colto degli atti del notaio Gian Luigi Seradobati dell’anno 1546: Si tratta di un biglietto senza data di Giovan Battista figlio del notaio

Manoscritto Moroni

Documento epistolare autografo di Giovan Battista Moroni e Giovan Battista Seradobati, 1566 ca., ASBg, Archivio notarile. Atti dei notai, b. 1481

"Messer Battista mio carissimo
Piaciavi dar al presente un poco di terra negra ch’io vorrei riformar certe lettere per la schola dela carità di S.Stefano; se vi piace dargli ancora un penello piciolo mi serà accaro et velo restituirò quanto prima.
DIv.e.s.
Gio Battista Seradobati"

La risposta del Moroni, non firmata ma scritta con inchiostro più scuro e con una grafia congruente con quella del contratto autografo della pala di Parre, è collocata sullo stesso messaggio nello spazio fra il testo e la firma del mittente.

"Il nero con il penello che mi chiedete ne haverò al vostro servitio et mi fate favore, ma volendo esser con colla al presente di quella non me ne ritrovo; o ritenuto il vaso acciò vi accomodate di quello me ritrovo, bisognando prima la colla per romperla su la preda".

Giovan Battista figlio del notaio chiede a Moroni del pigmento nero e un pennello per ridipingere una scritta per la Confraternita della Carità che si riuniva nella chiesa di Santo Stefano nel castello vescovile di Albino. Il pittore risponde sullo stesso biglietto senza firmarsi nello spazio che precede l’autografo del mittente: dà la sua disponibilità, ma si dice sprovvisto di colla necessaria perché il pigmento faccia presa.

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    Documento epistolare autografo di Giovan Battista Moroni e Giovan Battista Seradobati, 1566 ca., ASBg, Archivio notarile. Atti dei notai, b. 1481

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    Giovan Battista Moroni, Stendardo della Visitazione (verso), particolare dopo il restauro. Parrocchia di San Giuliano, Albino. Foto Studio Da Re

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    Giovan Battista Moroni, Crocifisso con i santi Bernardino e Antonio da Padova, 1575, Parrocchia di San Giuliano, Albino. Foto Archivio Fotografico della Diocesi di Bergamo

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    Giovan Battista Moroni, La Trinità, 1555 circa, Parrocchia di San Giuliano, Albino. Foto Archivio Fotografico della Diocesi di Bergamo

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    Pigmenti pittorici
    Foto: Circolo fotografico città del Moroni

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    La mostra in San Bartolomeo
    Foto: Circolo fotografico città del Moroni



Ultimo aggiornamento: 20/11/2023