La costituzione della Corte d’Assise Straordinaria di Bergamo si colloca nel nuovo contesto della città all’indomani della Liberazione. Il 26 aprile il CLN Bergamo occupa il palazzo della Prefettura. Il 29 aprile gli alleati attraversano la via Broseta. Risuonano gli ultimi fuochi e gli scontri tra le formazioni partigiane che convergono in città e le colonne tedesche in fuga proseguono per diversi giorni. Il carcere di Sant’Agata, nel centro della città alta, si riempie di detenuti; alcune caserme della provincia diventano luoghi di reclusione, in particolare la caserma di Seriate .
Il ripristino della legalità si concretizza nella nomina delle nuove cariche istituzionali:
Presidente del CLN locale, Renato Petrolini;
Vicepresidente provvisorio della provincia, Ferruccio Galmozzi;
Prefetto, Avv. Ezio Zambianchi;
Presidente del Tribunale, Cav. Francesco Giraldi.
In attesa della manifestazione celebrativa per la fine delle ostilità, fissata a Bergamo per mercoledì 9 maggio e nel clima di rinnovata attività delle istituzioni cittadine, viene avviata l’attività giudiziaria.
Il Tribunale di Bergamo riprende a funzionare il 7 maggio 1945, "riallacciandosi alle nobili tradizioni con ogni garanzia per il suo alto magistero".
Le sezioni civile e penale possono continuare le loro funzioni nel centro della città bassa, presso il Palazzo di Giustizia di Piazza Dante Alighieri, al civico 2 .
Nel rispetto di quanto indicato dal quadro normativo, l’Assise Straordinaria è istituita tempestivamente. Il 7 maggio 1945, "Su designazione del sig. Tenente Colonnello David Morley Fletcher, Commissario Provinciale del Governo Militare Alleato, il Presidente della Corte d’Appello di Brescia ha nominato Presidente della Corte Straordinaria di Assise di Bergamo il dott. Artina Gastone e quale sostituto il dott. Geraldi Francesco. Su analoga designazione del predetto Commissario Provinciale il Procuratore Generale della Corte d’Appello di Brescia ha nominato, presso la Corte stessa, Pubblico Ministero Angelo Sigurani, sostituto il Dott. Poidimani Tommaso ed Istruttori i dottori Carnazzi Giovanni e Pizzigoni Giovanni" .
A presiederla è Gastone Artina . Rivestirà la carica fino all’ aprile del 1947, quando sarà sostituito dal consigliere di Corte d’Appello Ugo Benedetti . Svolge funzioni di supplente il Presidente del Tribunale di Bergamo, Francesco Giraldi.
Intanto si delinea la componente popolare del collegio giudicante, sulla base di quanto disposto dalla normativa. I cinque esponenti della giuria popolare sono scelti da un elenco di nomi formulato dal CLN provinciale. L’elenco costituisce l’esito delle liste compilate dalle sezioni bergamasche dei rifondati partiti politici: il Partito Comunista, la Democrazia Cristiana, il Partito d’Azione, il Partito Liberale fanno pervenire, entro l’8 maggio, i nominativi dei cittadini proposti per far parte delle giurie popolari .
Il CLN di Bergamo compila un elenco di 137 nominativi. L’elenco dei cittadini proposti a comporre la giuria popolare riflette l’estrazione sociale dei candidati: notai, commercialisti, ufficiali, con operai, agricoltori, commercianti e studenti. Chiara è anche l’estrazione politica. Alcuni di loro comparivano negli elenchi della Questura durante la dittatura, segnalati come Persone pericolose per la sicurezza nazionale:
2. Colombelli Antonio, 9. Monguzzi Piccardo, 10. Minardi Luigi, 14. Varini Ubaldo, 35. Fumagalli Carlo, socialista, 54. Villa Mario, Avvocato, 81 Tadini Giulio, 87. Vico Giovannelli, di professione commercialista, socialista, 88. Gavazzeni Arturo, comunista, 92. Leidi Antonio, Notaio, poi antifascisti e protagonisti della Resistenza. - 99 Mario Invernicci (partigiano).
Accanto al numero 57 dell’elenco, è riportato il nome di Carlo Cremaschi che siederà alla Costituente e, come Deputato, alla prima legislatura.
L’avvio dei lavori è preannunciato da Francesco Giraldi, Presidente del Tribunale, sulla stampa locale: "La Corte d’Assise straordinaria, recentemente istituita per giudicare i reati fascisiti …terrà la sua prima udienza il 1° giugno 1945 al Palazzo di Giustizia" .
Intanto gli organi deputati alla cattura dei collaborazionisti e alla raccolta delle denunce e delle testimonianze per la produzione delle istruttorie, operano per consegnare alla giustizia i colpevoli. Il principale luogo di detenzione è il Carcere di Sant’Agata. A questo si aggiunge la Caserma di Seriate, centro di reclusione e sede distaccata dell’ufficio investigativo della Questura Carcere di Seriate .
Il Procuratore Angelo Sigurani lavora alla redazione delle istruttorie. Considerato che "è assolutamente necessario, perché il popolo abbia la precisa sensazione che la giustizia è in moto… e in conformità al perentorio ordine del Comando Militare Alleato, che il primo giugno le Corti straordinarie di Assise comincino a lavorare", sollecita il CLN, la Questura e il Comando Carabinieri a trasmettere, entro il giorno 17, le denunce raccolte per concludere la fase preliminare all’avvio dei procedimenti .
Poche ore prima del primo dibattimento, lo stesso Sigurani esprime "fermo intendimento che la giustizia per i crimini fascisti abbia rapido svolgimento" sulle colonne del Giornale del Popolo .
I lavori della corte sono preceduti da una attività istruttoria svolta dall’Ufficio del Pubblico Ministero. Le indagini relative ai reati di collaborazionismo sono svolte dalla Questura tramite e l’Ufficio Investigativo con sede presso il Carcere di Sant’Agata di Bergamo e la Caserma di Seriate, istituti deputati alla reclusione degli imputati catturati nei giorni a cavallo della Liberazione e nei mesi successivi. La Questura raccoglie la documentazione anagrafica e certificazione penale degli imputati, redige le dichiarazioni delle parti lese e dei testimoni, compila il verbale di denuncia e trasmette all’Ufficio del Pubblico Ministero tutte le sottoscrizioni. Il Pubblico Ministero produce l’istruttoria necessaria all’avvio della fase dibattimentale. I processi si svolgono presso la Corte straordinaria d’Assise, nella sede del Tribunale di Bergamo. La fase dibattimentale è molto breve, più processi vengono avviati negli stessi giorni delle settimane estive. La maggior parte si conclude nell’arco di poche sedute e la sentenza viene contestualmente allo svolgimento dell’ultima udienza.
All’avvio dei lavori, la Corte risulta così composta:
Presidente, Gastone Artina. Giuria popolare: Avv. Tadini Guido, Ing. Cattaneo Francesco, Togni Carlo, Pezzotta Luigi.
L’avvio dei lavori è preannunciato da Francesco Giraldi, Presidente del Tribunale, sulla stampa locale: "La Corte d’Assise straordinaria, recentemente istituita per giudicare i reati fascisiti …terrà la sua prima udienza il 1° giugno 1945 al Palazzo di Giustizia" .
Intanto gli organi deputati alla cattura dei collaborazionisti e alla raccolta delle denunce e delle testimonianze per la produzione delle istruttorie, operano per consegnare alla giustizia i colpevoli. Il principale luogo di detenzione è il Carcere di Sant’Agata. A questo si aggiunge la Caserma di Seriate, centro di reclusione e sede distaccata dell’ufficio investigativo della Questura Carcere di Seriate .
Il Procuratore Angelo Sigurani lavora alla redazione delle istruttorie. Considerato che "è assolutamente necessario, perché il popolo abbia la precisa sensazione che la giustizia è in moto… e in conformità al perentorio ordine del Comando Militare Alleato, che il primo giugno le Corti straordinarie di Assise comincino a lavorare", sollecita il CLN, la Questura e il Comando Carabinieri a trasmettere, entro il giorno 17, le denunce raccolte per concludere la fase preliminare all’avvio dei procedimenti .
Poche ore prima del primo dibattimento, lo stesso Sigurani esprime "fermo intendimento che la giustizia per i crimini fascisti abbia rapido svolgimento" sulle colonne del Giornale del Popolo .
I lavori della corte sono preceduti da una attività istruttoria svolta dall’Ufficio del Pubblico Ministero. Le indagini relative ai reati di collaborazionismo sono svolte dalla Questura tramite e l’Ufficio Investigativo con sede presso il Carcere di Sant’Agata di Bergamo e la Caserma di Seriate, istituti deputati alla reclusione degli imputati catturati nei giorni a cavallo della Liberazione e nei mesi successivi. La Questura raccoglie la documentazione anagrafica e certificazione penale degli imputati, redige le dichiarazioni delle parti lese e dei testimoni, compila il verbale di denuncia e trasmette all’Ufficio del Pubblico Ministero tutte le sottoscrizioni. Il Pubblico Ministero produce l’istruttoria necessaria all’avvio della fase dibattimentale. I processi si svolgono presso la Corte straordinaria d’Assise, nella sede del Tribunale di Bergamo. La fase dibattimentale è molto breve, più processi vengono avviati negli stessi giorni delle settimane estive. La maggior parte si conclude nell’arco di poche sedute e la sentenza viene contestualmente allo svolgimento dell’ultima udienza.
La Corte termina i lavori il 24 novembre 1947 .
GALLERIA DIGITALE DELLA CAS DI BERGAMO